Il sacchetto di carta fa parte
di un futuro sostenibile

I sacchetti di carta sono naturali

Il legno è la materia prima utilizzata per produrre la carta e quindi la fonte principale per la produzione dei sacchetti in carta. Si tratta di una fonte naturale rinnovabile e in costante ricrescita.

Con una superficie delle aree boschive pari a 215 milioni di ettari, più di un terzo dell’Europa risulta essere ricoperto da foreste. Questo offre non solo una grande quantità di risorse naturali, ma anche un enorme potenziale per mitigare il cambiamento climatico.

In Europa la copertura forestale sta crescendo dell’1,4% all’anno grazie al costante rimboschimento operato in concomitanza all’abbattimento. Per ogni albero abbattuto ne vengono piantati due nuovi. La gestione sostenibile delle foreste protegge i corsi d’acqua, promuove la ricerca sulle nuove specie, protegge la biodiversità e tutela il welfare dei lavoratori dell’industria forestale.

Ogni singolo albero abbattuto viene sfruttato completamente, senza alcuno spreco. Normalmente il tronco viene utilizzato per il legname segato e per la pasta di legno. Il ceppo, i rami e le cime dell’albero vengono sfruttati nell’ambito della bioenergia. Le fibre per la produzione della pasta vengono ricavate dalla potatura di sfoltimento e dagli scarti di processo dell’industria del segato. Sono naturali al 100%, rinnovabili e biodegradabili.

I sacchetti di carta immagazzinano CO2

La carta si basa sul legno, un materiale naturale e rinnovabile. Mano a mano che gli alberi giovani crescono, assorbono anidride carbonica (CO2) dall’atmosfera. Inoltre, dato che la carta è un sottoprodotto del legno, continua a immagazzinare carbonio per tutta la sua vita utile. 1 m3 di legno cattura una tonnellata di CO2, emettendo al contempo 0,7 tonnellate di ossigeno.
Il sequestro annuo medio di carbonio nella biomassa delle foreste europee raggiunge i 719 milioni di tonnellate di CO2, andando a neutralizzare le emissioni di CO2 fossile generate annualmente dalla Germania (incluse quelle delle industrie energetiche, manifatturiere e delle costruzioni, dei trasporti, le case private, l’agricoltura e i rifiuti) o di 209 impianti elettrici alimentati a carbone. Il carbonio immagazzinato non viene rilasciato con l’abbattimento dell’albero, ma rimane nei derivati della foresta, come i prodotti in legno e i sacchetti di carta. Un chilo di carta immagazzina 1,3 chili equivalenti di CO2 e questo periodo di sequestro del carbonio si estende quando la carta viene riciclata.

I sacchetti di carta sono riciclabili e biodegradabili

L’Europa è leader mondiale nel riciclo della carta. Il tasso di riciclo della carta in Europa è del 71,5%, il che significa che ogni anno vengono riciclati 59 milioni di tonnellate di carta1 – sono 2 tonnellate di carta al secondo. I sacchetti di carta sono parte di questo ciclo, dal momento che in Europa le fibre di cui sono composti vengono riutilizzate in media 3,5 volte.
Tuttavia, la fibra di cellulosa di un prodotto di carta può essere riciclata fino a sei volte3 prima di essere trasformata in bioenergia o essere compostata al termine del suo ci lo di vita. Riciclare la carta significa ridurre le emissioni inquinanti prodotte dalle discariche.

Se un sacchetto di carta dovesse disperdersi per errore in natura, non danneggerebbe il suolo o gli oceani. In quanto prodotto naturale, infatti, si biodegrada nell’arco di due-cinque mesi senza danneggiare l’ambiente, diversamente da altri sacchetti per lo shopping che possono impiegarci più di 400 anni a decomporsi.

I sacchetti di cartasono riutilizzabili
L’esperienza dimostra che i consumatori riutilizzano i sacchetti di carta per diversi scopi oppure che li usano ancora per lo shopping.

I sacchetti di carta hanno un basso impatto ambientale

Tutte le attività industriali hanno un impatto sull’ambiente. Il Life Cycle Assessment (LCA) può fungere da strumento per misurare le prestazioni ambientali di diversi prodotti e processi.
Una delle categorie di impatto ambientale è il Global Warming Potential (GWP), che descrive il livello di riscaldamento che possono causare un determinato tipo e la quantità di gas serra utilizzando come termine di paragone la quantità o la concentrazione di CO2 equivalente a livello funzionale.

L’IVL Swedish Environmental Research Institute ha condotto uno studio sulle emissioni di gas serra causate dalla produzione di diversi sacchetti di carta e di plastica. La conclusione è stata che i sacchetti di carta (prodotti con fibre vergini o fibre riciclate) hanno un impatto notevolmente più basso sul GWP rispetto ai sacchetti in polietilene a bassa densità (LDPE) (prodotti con LDPE rinnovabile o riciclato).

L’eco-etichettatura dei sacchetti di carta

Sta diventando sempre più comune per i prodotti di carta venire etichettati con informazioni sugli aspetti ambientali che sono stati tenuti in considerazione in determinate fasi del loro ciclo di vita. Con queste etichette, i produttori e i distributori di carta comunicano gli aspetti ambientali e di sostenibilità sia dei loro prodotti sia delle materie prime utilizzate, oltre che le loro prestazioni ambientali. Tutto ciò fornisce utili informazioni che ci aiutano a esprimere al mercato la nostra decisione di utilizzare determinati materiali invece di altri.

I simboli rappresentano le caratteristiche del sacchetto di carta, ad esempio: rinnovabile perché si tratta di una materia prima, la fibra di cellulosa, che ricresce costantemente in quanto viene ricavata specificamente da foreste gestite in modo responsabile. Biodegradabile perché i sacchetti di carta vengono prodotti con fibre naturali, stampati con inchiostri a base d’acqua e colle ecologiche che si degradano in un periodo di tempo breve senza danneggiare l’ambiente naturale. Riciclabile perché le fibre di cellulosa del sacchetto di carta possono essere riciclate fino a sei volte1 prima di venire trasformate in bioenergia o affidate al compostaggio alla fine del loro ciclo vitale. Riutilizzabile perché è stato dimostrato che i sacchetti di carta possono essere riutilizzati almeno cinque volte per il trasporto dello stesso tipo di prodotto che contenevano in origine.